Impegno, semplicità, rispetto. Queste le parole che hanno avuto maggiore risonanza all’avvio del nono corso della scuola di alta cucina Nosco.
Un avvio salutato dalla presenza di Renato Meli, presidente della Fondazione San Giovanni Battista. All’incontro hanno preso parte Enzo Scrofani, responsabile della Scuola, lo chef Giovanni Galesi, direttore didattico e il docente Salvatore Nicastro.
“Trasmettere il proprio sapere, condividere la propria passione, coltivare un progetto di alta formazione – afferma Renato Meli – sono valori confacenti con il luogo che ospita la scuola di alta cucina Nosco. All’interno di una struttura che fu un convento è giusto sottolineare l’impegno concreto nel creare nuove professionalità e, dunque, nuove occasioni di lavoro. Ma è altrettanto doveroso ricordare quanto sia fondamentale il rispetto per chi lavora nel settore della ristorazione. Un rispetto che è andato via via crescendo ma che deve tradursi nella possibilità concreta di poter lavorare conciliando i tempi dell’impiego con quelli della famiglia. Se è giusto operare con passione, lo è altrettanto dedicarsi ai figli, alle persone che si amano”.
“Il ruolo della ristorazione – spiega Enzo Scrofani – è cambiato. Oggi il cliente ha acquisito maggiore rispetto per chi lavora nelle sale e nelle cucine. Lo chef oggi è uomo di sapienza e cultura. Un professionista che sa quel che vuole e come ottenerlo. E’ una grande conquista per tutti avere una scuola, come la nostra, che nasce con l’intento di condividere il proprio sapere”.
“Il nostro obiettivo formativo – sottolinea lo chef Galesi – è quello di formare gli allievi in modo professionale, puntando sull’impegno e sulla semplicità”.