“L’Unione Europea e le politiche per l’immigrazione”. Questo il tema del seminario organizzato dal Centro Studi Feliciano Rossitto di Ragusa. Una preziosa occasione per un confronto serio e privo di pregiudizi su un argomento complesso.
“Parlare di immigrazione – afferma Renato Meli, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – impone un atteggiamento privo di ipocrisia e di approcci ideologici. Dobbiamo essere seri e sinceri. Seri nell’affermare che oggi la Sicilia perde 10 mila persone, soprattutto giovani, che ogni anno emigrano in cerca di un lavoro fuori dalla nostra isola. Un trend negativo che è reso più drammatico dal calo delle nascite e dal progressivo invecchiamento della popolazione. Seri anche nel riconoscere che l’Italia ha questioni ben più urgenti da affrontare: evasione fiscale, mafie, crescente povertà, riorganizzazione del sistema scolastico e sanitario.
Occorre essere sinceri nel dire che ancora oggi per alcune realtà l’immigrazione rappresenta un business che lucra sulle speranze e le povertà estreme. In tal senso plaudo al nuovo metodo di controllo attivato da pochi mesi dalle Prefetture affinché l’accoglienza straordinaria non rappresenti una scorciatoia per facili guadagni. Dobbiamo essere sinceri nel dire che il modello della rete nazionale SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo) rappresenta ad oggi la migliore risposta alle reali esigenze degli individui migranti richiedenti protezione”.
La Fondazione ad oggi gestisce tre centri per l’accoglienza straordinaria e 5 progetti SPRAR. “Attraverso questo impegno diamo lavoro a 66 persone qualificate e costruiamo un futuro per tanta gente. Il tema centrale da affrontare per l’integrazione, dunque, è il lavoro perché solo attraverso un impiego è possibile edificare una società che, secondo le direttive di Papa Francesco, sappia accogliere, proteggere, promuovere ed integrare”.
A suffragare l’intervento di Renato Meli, le testimonianze di Pinuccia Cavalieri, responsabile del progetto SPRAR “Famiglia amica”, del mediatore culturale avoriano Patrice Kinna e del senegalese Aboubakar, oggi impiegato presso una ditta di Grande distribuzione.
“Il modello SPRAR – spiega Pinuccia – ci permette di essere amici di ognuno dei nostri beneficiari, di conoscerne limiti e potenzialità”.
“Le politiche europee per il Mediterraneo” sono state al centro della relazione del professore Salvo Nicolosi, Struttura didattica speciale di Lingue e Letterature straniere. Una escursione sull’arretratezza e sulle criticità di una Europa poco attenta ai valori della fratellanza e troppo concentrata su quelli della finanza.
L’iniziativa contava sull’appoggio, tra gli altri, della Fondazione San Giovanni Battista
“L’accoglienza dei migranti a Ragusa” è stato il tema dell’intervento di Francesco Antonio Fronte, Presidente Croce Rossa Italiana – Comitato di Ragusa Onlus.