Una settimana di incontri per riflettere sul tema delle migrazioni
Ha preso il via oggi nell’auditorium di Santa Teresa ad Ibla la Winter school sul tema “Mediterraneo, conoscenza e trasformazione”. La settimana di studi è organizzata dalla Struttura Didattica Speciale di lingue e letterature Straniere di Ragusa dell’Università di Catania in stretta collaborazione con la Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa, l’Università della Calabria ed il Centro Mediterraneo “Giorgio La Pira”.
“Siamo grati alle Università per averci invitato ad essere parte di questo progetto formativo – racconta Renato Meli, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – su un tema che pone sfide importanti al mondo accademico e a quello del Terzo settore che noi rappresentiamo. In tempi nei quali predominano gli slogan e tutto si consuma di fretta, trovo giusto e interessante che questo progetto possa avere inizio ed un proseguo nel corso del tempo. Auguro a tutti gli studenti che hanno scelto di partecipare di poter fare tesoro di questa Winter school che coniuga i temi della ricerca sociale e politica a quelli concreti dell’esperienza. Tra i formatori ci sono persone che ogni giorno si impegnano, a diverso titolo e con diversi talenti, per migliorare e far crescere la società in cui viviamo. La Fondazione San Giovanni Battista crede nella formazione ed investe in tal senso. Siamo felici che molti studenti siano stati nostri tirocinanti e che abbiano potuto toccare con mano la nostra realtà lavorativa fatta di gesti di quotidiana solidarietà. È vero che la realtà cambia, ma è altrettanto vero che la realtà ci cambia: non a caso assistiamo ad un incremento di atteggiamenti di paura, discriminatori se non palesemente razzisti. Per affrontare questo stato di cose non basta solo studiare, occorre un impegno concreto per cambiare rotta e migliorare la società in cui viviamo”.
La Fondazione San Giovanni Battista è impegnata da anni in progetti di accoglienza per richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.
“Affronteremo il tema delle migrazioni – prosegue Meli – ponendo l’accento sugli arrivi in Italia, in sempre minor quantità, ma anche occupandoci delle emigrazioni. Sempre più talenti, giovani ma non solo, lasciano la Sicilia e l’Italia in cerca di migliore fortuna all’estero. Questo è un dato che ci deve fare riflettere”.
Nel corso della giornata inaugurale hanno portato il loro saluto Santo Burgio, direttore della Struttura didattica speciale di Ragusa, Francesco Raniolo del Dipartimento di studi di Politica sociale dell’Università della Calabria e Giacomo Anastasi del Centro Mediterraneo “Giorgio La Pira”.
“Questa Winter school – ha spiegato il professore Burgio – punta sulla collaborazione tra due diverse Università e si apre al mondo del Terzo settore in un’ottica di reciproco scambio”.
“I fenomeni che caratterizzano la realtà – aggiunge il professore Raniolo – stanno mettendo in crisi il nostro modo di analizzare la realtà stessa. Abbiamo bisogno di lenti nuove per studiare un fenomeno che pone delle importanti sfide alla ricerca universitaria”.
“Il nostro centro studi sulla mobilità umana – conclude Giacomo Anastasi – crede in questo progetto che può arricchire a vicenda il mondo accademico e quello del Terzo settore. Il fenomeno delle migrazioni non può essere violentemente semplificato per ragioni strumentali ed è bene che venga affrontato con competenza dai giovani studenti di oggi”.