Alla fine del percorso i ragazzi volontari del Servizio civile hanno celebrato un momento di saluto
“Ascolta e osserva senza giudicare”
“Non è mai tardi per riuscirlo a fare”
“Impara a cercare solo l’essenziale”
“Inizia il servizio civile universale”
“Andiamo al chiosco a prendere un caffè”
“E amici fra noi poi è stato semplice”
“Come nella chitarra l’accordo di sol”
“UNBELIEVEABLE!”
Termina con questo ritornello della canzone scritta dai nostri ragazzi di Servizio Civile Universale del progetto “Passo passo” l’esperienza di un anno, un puzzle costruito giorno dopo giorno attraverso i loro sogni, le loro attese, i loro bisogni e desideri, i loro impegni e le loro relazioni. La galassia della generazione SCU, il racconto di un anno attraverso 20 tessere che sono altrettanti pezzi racchiusi in otto verbi: esserci, accompagnare, dialogare, ritrovarsi, desiderare, colorare, domandare, partecipare, proteggere.
Solo e soltanto quando la nostra vita entra in contatto con un amore diverso dal nostro io, lì scatta quella responsabilità che ci fa fare delle scelte che normalmente non faremmo. I giovani hanno reso merito all’impegno che caratterizza l’esperienza del Servizio Civile Universale.
Grazie a loro per essersi resi protagonisti di questo bellissimo modo di partecipare ai bisogni del territorio. Grazie a chi è stato con noi e a chi inizierà!