Convegno contro il caporalato a Ragusa, la Fondazione presenta il progetto “Nuove Radici”
Il contrasto al caporalato in agricoltura e la presentazione delle azioni a sostegno dei lavoratori stranieri al centro di un interessante dibattito che si è svolto al Centro Polifunzionale Ragusa Via Napoleone Colajanni. Un incontro inserito nell’ambito del programma Su.Pr.Eme Italia” e della campagna “Diritti negli occhi” promossa dalla Regione Siciliana. Alla presenza dell’assessore regionale Antonio Scavone, con delega alle Politiche sociali e del Lavoro, l’incontro ha puntato al rispetto delle regole del lavoro e alla tutela della dignità delle persone che operano nelle nostre campagne.
Il presidente della Fondazione San Giovanni Battista, Renato Meli, ha illustrato il progetto di agricoltura sociale innovativa Nuove radici, coltiviamo diritti” recentemente avviato in contrada Magnì a Ragusa.
Così Renato Meli racconta la genesi e lo sviluppo di “Nuove radici”: “Dare un’opportunità concreta ai nostri fratelli stranieri di uscita dallo sfruttamento e farlo attivando le risorse del territorio. Queste le due direttive che ci hanno spinto a dare linfa a questo progetto di agricoltura sociale innovativa. Già nell’idea originaria abbiamo avuto la risposta del vescovo, monsignor Giuseppe La Placa, che ha deciso di dare in comodato d’uso alcuni terreni della Diocesi in contrada Magnì. Insieme ai nostri partner Oxfam Italia e Terre Senza Frontiere abbiamo avviato la selezione di persone che potessero iniziare un percorso di accompagnamento e formazione finalizzato all’avvio di due cooperative agricole che rappresenteranno l’esito finale positivo del progetto. La prima fase delle attività di formazione dei gruppi è stata dedicata al “Teatro di impresa”, una particolare metodologia esperienziale utile a creare il cosiddetto team building. Contiamo che da questo progetto possa innescarsi un processo virtuoso di autonomia e ricchezza condivisa”.