“Dobbiamo sempre essere capaci di affermare che Gesù è veramente risorto ed è presente con noi e insieme a noi nelle prove della vita. Anche se la resurrezione non è evidente come la crocifissione e nonostante sentiamo più solidale a noi il Cristo crocifisso rispetto al Cristo risorto, dobbiamo convertire il nostro modo di agire e aprire il nostro cuore alla Pasqua”.
Con questa riflessione del presidente Renato Meli si è chiusa la celebrazione del Precetto pasquale per i dipendenti della Fondazione San Giovanni Battista celebrato dal vescovo, monsignor Carmelo Cuttitta.
Al momento liturgico hanno preso parte i mebri del consiglio di amministrazione, i familiari e i volontari del Servizio civile universale in forza alla Fondazione.
Nella chiesa di Sant’Agata ai Giardini iblei, il vescovo ha ricordato come questo tempo dell’anno sia da declinare con il sentimento della fede. “La settimana santa – ha spiegato – è il momento migliore per accostarsi ai sofferenti, agli afflitti e alle persone sfiduciate. Per voi operatori del sociale deve essere anche una occasione per rientrare in voi stessi e ricentrare la vita su quella del Cristo”.
Al termine della celebrazione eucaristica si è svolto il consueto momento del dono delle uova di Pasqua ai bambini presenti. “E’ un segno – sottolinea Renato Meli – che è ormai diventato una bella tradizione per la nostra grande famiglia. Ci piace l’idea che i bambini siano i primi testimoni della gioia e della speranza”.