“Il Carmelo a Comiso” è un viaggio all’indietro, alla ricerca delle radici del Carmelo nell’intento di dare un fondamento solido alla Comunità Carmelitana Secolare che sta crescendo a Comiso. Questo studio, tramite la ricerca e la consultazione di vari documenti del passato, aiuta a colmare un vuoto storico nell’aggancio della fondazione del Carmelo Teresiano in Sicilia dopo la soppressione del 1866 – che parte dal protomonastero di Ragusa – a quella precedente già esistente e fiorente”. Con queste parole suor Paola di Gesù Crocifisso, Carmelitana scalza, presenta il nuovo libro edito dalla Fondazione San Giovanni BAttista Editore realizzato dal professor Rosario Taranto.
Il volume verrà presentato sabato, 6 luglio, alle ore 20 all’Auditorium Carlo Pace di Comiso. Con la partecipazione di padre Biagio Aprile, direttore Ufficio per la Cultura della Diocesi di Ragusa. Modera il professor Giuseppe Di Mauro. Reading a cura dell’attrice Tiziana Bellassai.
“Mi è sempre gradito – sottolinea Renato Meli, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – riportare alla luce e preservare tratti della nostra storia per trasmetterli a quanti desiderano conoscerli. Sono stato coinvolto nella cura di questo testo in particolare dal racconto del mio amico Saro Taranto, la cui mamma a conclusione della sua vita gli ha trasmesso l’eredità della vocazione all’Ordine Carmelitano Secolare. Ad onor del vero era probabile che in passato in ogni famiglia si trovasse qualche devoto alla Beata Vergine del Carmelo, anche mia madre lo era e questo ha reso ancor più avvincente il mio lavoro.
È iniziata per Saro da allora una ricerca ed una riscoperta anche introspettiva di una spiritualità: un’occasione preziosa per approfondire gli orientamenti valoriali indispensabili all’esistenza umana in questo cambiamento epocale.
Abbiamo rispolverato le tessere di un mosaico dando lustro alla ricchezza e all’unicità di una parte significativa del nostro passato che contribuisce a dar senso alle radici del culto carmelitano a Comiso. Un racconto che parte dal riferimento biblico al Monte Carmelo nel Libro dei Re, alla conseguente devozione alla Madonna del Carmelo che ha ispirato lungo la storia numerosissime comunità religiose, fino ai nostri giorni. Ci auspichiamo che questo testo più che un medaglione commemorativo possa divenire uno stimolo a risvegliare e perpetuare la devozione alla Vergine del Carmelo”.