Presentato il progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile
Un grande sistema di rete tra enti e associazione per un progetto che riguarda il mondo delle carceri e intende sviluppare azioni di contrasto ai traumi della separazione di minori dai loro genitori in stato di detenzione.
Si intitola “Sprigiona il tuo cuore”, il progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e che vede la Fondazione San Giovanni Battista di Ragusa tra i partner.
Capofila del progetto è la Fondazione Val di Noto coadiuvata da una rete di enti del terzo settore quali associazione culturale “Le interferenze”, la cooperativa sociale “Il sorriso”, “Heart4Children”, la società cooperativa “L’Arcolaio” e l’impresa sociale “Passwork”.
Sono partner del progetto le case circondariali di Siracusa e Augusta, gli uffici locali di Esecuzione penale esterna di Siracusa e Ragusa, i Comuni di Siracusa, Ragusa, Priolo e Augusta.
Sprigiona il tuo cuore è stato presentato alla stampa questa mattina presso il Centro commerciale culturale di Ragusa.
“Per noi – ha sottolineato Renato Meli, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – questo è un progetto molto importante. Essere giunti al suo avvio è una meta che ci dà gioia, ma dobbiamo tenere a mente l’obiettivo finale di questo percorso: vogliamo e dobbiamo impegnarci per costruire un modello di buone prassi che aiuti tutte le persone coinvolte a vario titolo in un percorso di detenzione nel trovare possibilità concrete di reinserimento sociale. Per fare questo occorre sensibilizzare la comunità dove vivono i familiari dei detenuti e i detenuti stessi. È un dato positivo che oggi ci sia una rete di progetto che si mette all’opera per creare una comunità che recupera e che include tutti. Ricordo, infatti, che il tema dell’inclusione, non riguarda solo e sempre gli stranieri, ma anche nostri connazionali che vivono oggettive condizioni di difficoltà”.
“Il progetto – spiega Gianni Saraceno, coordinatore di Sprigiona il tuo cuore – si pone l’obiettivo di promuovere l’interesse superiore del minore e del diritto alla relazione con il genitore recluso, o in misura alternativa alla detenzione, innescando processi a supporto di un cambiamento positivo connesso all’incremento delle opportunità in termini sia di tempo sia di qualità della relazione genitore-figlio, con ricadute positive sulla crescita sana del minore, sulla capacità genitoriale e sulla rete a supporto della relazione”.
“Questo progetto – aggiunge don Giovanni Donzello della Fondazione Val di Noto – è rivolto sia ai figli dei detenuti sia gli enti coinvolti affinché si metta al centro non il reo o il reato, ma la relazione”.
“I nostri uffici – avverte Elvira Adamo, assessora ai Servizi sociali del Comune di Ragusa – hanno una attenzione particolare per le famiglie dei detenuti. È un bene che si sia creata questa collaborazione tra enti pubblici e privati per cercare di offrire opportunità a tanti minori e decostruire lo stigma che colpisce i familiari di chi sconta una pena detentiva”.
Rosaria Ruggeri, direttrice UEPE di Ragusa conclude: “La sfida di questo progetto è di interrompere la trasmissione generazionale della povertà affettiva, educativa ed economica che tocca in sorte ai giovani figli di carcerati”.
Durante lo svolgimento dell’intero progetto, che avrà durata triennale, si prevede la realizzazione di azioni educative quali attività privilegiate per il raggiungimento degli obiettivi progettuali e spazi entro i quali sperimentare la dimensione ludica, emotiva e familiare di ogni beneficiario di progetto. Saranno attivati cantieri educativi, percorsi di risocializzazione, laboratori di Mandala, di vela e di Lego e la partecipazione alle “Feste Archimedee”.